Che sia in mezzo a una folla, in una strada deserta o nei tuoi sogni, perdersi o confondersi tra le tracce del tuo passaggio all'interno di un'area è sempre disorientante. In modo da non poter ricostruire l'origine e, quindi, la direzione.
È un'esperienza piena di significato e particolarmente intrisa di enorme ansia.
La sensazione di brancolare all'interno di un'area che non conosciamo senza un percorso già tracciato nella nostra memoria genera una vera e propria confusione interiore nella nostra psiche. La perdita di ogni coordinata spazio-temporale porta ad un vortice che appare sostanzialmente, una sorta di fondamentale instabilità del corpo rispetto ad altri oggetti circostanti.
Un'area mai vista, conosciuta o esplorata, si presenta come un'enorme tela all'interno della quale sono rappresentati simboli che non conosciamo, il modo di interpretare e poi leggere, così la perdita diventa fonte di isteria e disagio.
PERDITA DEL SONNO
‘Scioto te Ipsum’, così recita una di tutte le massime più antiche che la nostra storia occidentale ha cercato di trasmetterci fin dal VII secolo a.C.
- L'avviso è evidente; dobbiamo cercare di conoscerci al massimo per dominare noi stessi, il nostro percorso e le nostre scelte. Dobbiamo essere pronti a decidere il nostro destino, mettendo al primo posto tutti i buoni privilegi.
- Inoltre, a causa delle enormi responsabilità che derivano dal nostro potere e anche la stessa massima si traduce in un'immagine durante il sonno attraverso la confusione onirica.
- Perdersi e ritrovarsi nel bel mezzo di un luogo sconosciuto durante un sogno è perdersi durante la vita diurna o come minimo la mancanza di padroneggiare la caotica materia magmatica dell'ambiente esterno e del globo.
- È come se il sognatore percepisse la realtà come qualcosa di irrimediabilmente pluralistico, senza una sua logica interna, senza un filo rosso da seguire, capace di collegare le sue estremità se le possiede.
- Più precisamente, questa immagine onirica è considerata per via della metafora di una condizione reale durante la quale il sognatore si percepisce come una persona alla deriva. Viene trasportato paurosamente dal corso degli eventi, senza un obiettivo prescelto da perseguire, o senza che quest'ultimo sia trasparente, o senza gli strumenti giusti per perseguirlo.
- Inoltre, tutto ciò potrebbe denotare uno specifico livello di disorganizzazione all'interno della vita del sognatore. Un disturbo di tipo psichico o oggettivo ha difficoltà ad attuare strategie d'azione appropriate ea rispondere agli impulsi esterni.
- Perdersi nei luoghi dei nostri sogni ci mette in contatto diretto con le aree dell'esperienza umana per le quali ci sentiamo persi. O esperienze che non abbiamo ancora esplorato a sufficienza:
Emozioni, sentimenti, ragionamenti astratti, esperienze concrete.
- È bene prendere in considerazione, quindi, il periodo esistenziale entro il quale il viaggiatore onirico si ritrova a vivere. Del resto, chi sogna di perdersi in un luogo straordinario, che appare con assoluta maestria nei dettagli, deve dimorarvi per conoscerne i segreti più intimi.
- Spesso sono anche individui caratterizzati dalla paura di perdere il controllo su se stessi o con grande difficoltà a lasciar andare situazioni o eventi specifici. È il tipo di sogno che ci si aspetterebbe da un individuo nel mezzo di una crisi esistenziale, che sta vivendo una chiusura chiusa dei propri valori o certezze.
- È anche e soprattutto il tipo di sonno/incubazione che colpisce coloro che soffrono di disturbi naturali con paranoia, attacchi di panico o agorafobia.
- Possiamo, tuttavia, collocare giustamente questo tipo di sogno all'interno della categoria contrassegnata come sogni di compensazione. Si tratta di precisi meccanismi strategici messi in moto dall'inconscio, il cui obiettivo è identificare il sognatore coinvolto con un sostituto onirico degli elementi caotici della vita e, quindi, del pianeta. Per indurli a non farlo, ricreare in modo fittizio quasi una forma di palestra da sogno è l'esercizio continuo della vita.
SOGNANDO PER VISUALIZZARE IN...
Indipendentemente dal luogo onirico in cui ci si allontana, il significato essenziale rimane sostanzialmente identico, con sfumature minime e davvero personali, che devono comunque rientrare nel nostro computo ermeneutico:
- Sognare di perdersi in una città, nello specifico, segna la perdita dei propri punti di riferimento biografici ed esistenziali;
- Il sogno di perdersi all'interno di una foresta, invece, segna nel sognatore una paura ancestrale, quella dell'ignoto e anche dell'oscurità;
- Sognare di perdersi in mezzo alla folla può avere una doppia valenza:è un sognatore che ha paura di mostrare pubblicamente l'immagine di sé, o la sua variante speculare, cioè un sognatore che vuole minimamente farsi notare dagli altri costi in bit;
- Infine, sognare di perdersi in un ospedale o in una clinica potrebbe essere un avvertimento per stare lontano dallo stress e che la nostra condizione psicologica è sotto controllo.
CABALA, NUMEROLOGIA E MORFIA
La numerologia che contraddistingue l'immagine del perdersi è 37-62-21—perdersi nei boschi:47—perdersi in città:51—perdersi in un ospedale:5—persi tra la folla:48.