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Acquario:il versatore d'acqua

Acquario:il versatore d acqua

Una meditazione sull'Acquario, il versatore d'acqua...

Immagina di entrare nella porta di un tempio con onde d'acqua scolpite negli archi di pietra sopra di te. Mentre attraversi il tempio, un vento forte e umido ti attraversa e ti proteggi viso e occhi dall'esplosione. Ci vuole tutta la tua forza ostinata per superare anche solo pochi passi, e non appena hai finito cadi in ginocchio esausto.

Quando apri gli occhi ti ritrovi in ​​una grotta buia, salva una sola candela accesa su un altare accanto a una brocca d'acqua e una tazza di terracotta solitaria. I suoni di singole gocce d'acqua echeggiano tutt'intorno a te. La brocca dell'acqua e il calice sull'altare ti chiamano tanto quanto ti disturbano. Quanto tempo aspetterai prima di berlo? Potresti pensare di prendere la candela ed esplorare, o chiedere aiuto, o dire qualcosa:"C'è qualcuno?" ma hai altrettanta paura di rompere il silenzio o di togliere la candela dall'altare.
Finalmente ti avvicini all'altare e trovi le parole incise sulla sua superficie:"Prepara la via..."

Anche se all'interno della grotta fa freddo e umido, ti senti asciutto all'interno, disidratato e il tuo desiderio per l'acqua è travolgente. Ti chiedi se sia giusto prendere l'acqua semplicemente perché hai sete, se dovresti sentire o desiderare qualcosa di più profondo prima di prenderla. Anche se non ci credi, ti fai il segno della croce e decidi di bere qualcosa...

Non appena senti qualcosa ribollire nello stomaco e ti sporgi in avanti sull'altare per sostenerti. Qualcosa come un crampo si fa strada dal tuo stomaco alle gambe finché all'improvviso ti ritrovi nudo e profondo nelle acque di un fiume. Il fiume è sacro e pieno di fiori e lanterne galleggianti. Lungo il fiume al tuo fianco, controcorrente, migliaia di persone, ciascuna in cammino verso una figura lontana:un uomo, o una donna, o forse un angelo, estasiato in preghiera, pronunciando parole disumane, versando due brocche nella fiume, braccia tese su entrambi i lati, una brocca d'oro e una d'argento. Quelli che guadano il fiume verso il versatore d'acqua sono senza parole e alcuni ciechi, sebbene tutti possano udire quell'unica voce di molte acque, che si svuotano a monte, si versano e fuoriescono dalle due coppe.

Su un lato del fiume c'è un campo verde e sopra di esso un acquazzone di sole che scroscia luce e pioggia attraverso nuvole nere. Dall'altra parte del fiume c'è un vasto ritratto dello spazio, nero e profondo, ma anche una pioggia di luce e rocce che si riversano nel profondo.

Mentre cammini la tua pelle inizia a decadere e invecchiare, ma ora la luce filtra attraverso le sue fragili crepe. Prima di poter finalmente raggiungere il versatore d'acqua, perdi ogni vista e ogni sensazione alle gambe mentre sbianchisci. Alla fine tutto ciò che puoi percepire è il suono delle acque impetuose e il continuo riversarsi di luce davanti a te, finché non c'è altro che suono e luce, suono impetuosa e luce impetuosa.
Ora ti ritrovi di nuovo nella grotta. Due lividi freddi su ciascuno dei tuoi stinchi da dove sei stato inginocchiato in trance, la coppa ancora in mano e il suono dell'acqua che gocciola ancora una volta echeggia attraverso le caverne lontane.

Quando ti alzi per riportare la coppa all'altare, senti un fiume che scorre indietro attraverso le gambe mentre la circolazione del sangue caldo scorre e ritorna. Le parole sull'altare ora sono diverse:"Una voce che grida nel deserto solitario".

Dietro di te arriva il suono della roccia che macina, e raggi di luce si riversano attraverso un'apertura nella grotta dove una pietra è rotolata all'indietro. Una figura vestita di roccia fa un gesto verso l'apertura, poi rientra nella pietra e scompare.

Mentre avanzi, attraversi una pozzanghera calda che sale sulle gambe e rilascia qualcosa di freddo come una pietra nello stomaco. Un soffio di aria calda ti asciuga la pelle, e ancora una volta ti ritrovi fuori dal portale del tempio, questa volta guardando il glifo di Saturno, scolpito negli stessi archi di pietra, insieme al simbolo di una mano che solleva una falce da sotto le onde di acqua.

Preghiera:prepara la tua via santa attraverso tutti noi. Trasforma ciascuno dei nostri occhi solitari nelle coppe traboccanti della primavera cosmica.
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